Ritorna ai vangeli

XXIX Domenica del Tempo ordinario

Le mani alzate e quel grido “giorno e notte”

13/10/2016
Commenta questo elemento

Carissimi fratelli e sorelle, Fiat!

Nella parabola del vangelo di oggi, Gesù lega in modo ormai indissolubile due temi importanti per la vita di noi cristiani: la necessità e l’insistenza della preghiera. La necessità dell’insistenza della preghiera sembra essere il tema principale della parabola del giudice disonesto. Come egli esaudirà le richieste continue della vedova così il Padre sarà pronto a soddisfare le nostre preghiere. Potremo sviluppare questo tema con gli elementi importanti che fornisce Gesù nella parabola stessa. La scelta dei personaggi per esempio è significativa. La vedova è una persona che non aveva molte tutele che oggi chiameremo sociali. La stessa legge mosaica aveva cercato di dare delle protezioni per le vedove ed altre categorie deboli come gli orfani e gli stranieri. Negli Atti degli Apostoli, l’istituzione dei diàconi è sorta proprio in relazione alla mancanza verso delle vedove.

 

La preghiera incessante, vissuta con fede ma soprattutto offrendo tutta la nostra vita, vince Dio. Più volte Luisa nella sua preghiera è stata molto insistente con Gesù che alla fine, quasi per sfinimento, ha ceduto alle sue richieste, ma tutto offerto e vissuto nella Divina Volontà.

Nel brano del 12 agosto 1927, Luisa riporta l’esperienza di come è potente la preghiera d’intercessione attraverso quello che Gesù le dice riguardo alla manifestazione del Regno del “Fiat”.

Nel cuore di Luisa è un continuo parlare davanti a Dio, è un atto continuato, è un parlare senza mai cessare di volere il regno del ‘Fiat Divino’ innanzi a Dio, e ciò porta con sé la certezza della vittoria.

Luisa o ha vinto o sta per vincere. Un fare e un dire continuo acquistano la natura di una potenza vincitrice presso Dio ed è come se Dio perdesse la forza irresistibile e l’anima acquistasse la forza invincibile. Succede un cambio: Dio disarmato e l’anima armata con le armi divine, a cui a Dio non è dato di resistere.

Sembra poco chiedere di continuo il regno dell’Eterno Volere? Girare per tutta la Creazione, rigirare in tutti gli atti che Gesù ha fatto nella Redenzione, nei mari degli atti d’amore e di dolore della Regina del Cielo per chiedere il regno di Dio? Nulla Luisa ha chiesto per sé, gira e rigira, chiede e richiede che la Divina Volontà sia conosciuta, che domini e regni. In ciò non entra ombra d’umano né interesse proprio; è la preghiera l’atto più santo e divino, è preghiera di Cielo, non di terra; perciò è la più pura, la più bella, la invincibile, che racchiude solo l’interesse della gloria divina.

Finora nessuno ha pregato Gesù con tanta insistenza. Lo ha pregato la Madonna con tale insistenza per la Redenzione e ha vinto, ma per il regno della Divina Volontà nessuno finora l’ha fatto con l’insistenza di vincere un Dio. Perciò l’insistenza di Luisa dice molto, lo stesso sconvolgimento di tutta la natura dice molto. In questi tempi tutti gli elementi, sconvolgendosi, sono portatori di beni ed è necessario per riordinare il regno del “Fiat”. È la cosa più grande, perciò ci vuole lo sconvolgimento per purificare la terra. Gesù non vuole che Luisa si opprima troppo, ma che continui il suo continuo volo, la sua insistenza, per acquistare la forza completa di vincere il regno del ‘Fiat Supremo.’

 

Ci si può chiedere: chi oggi grida giorno e notte la sua pena al Signore?

Gesù dice: È necessario pregare sempre. Senz’altro tutti noi ogni tanto preghiamo, diciamo le preghiere, pensiamo al Signore. Ma cosa vuol dire: “pregare sempre, senza stancarsi”? Scopriremo che attraverso i momenti di preghiera noi impariamo ad amare e amare è la vera preghiera e amare si ama sempre.


Meditiamo e approfondiamo oggi il tema della preghiera; anche se è meglio parlare poco di essa e mettersi invece a pregare, a dare tempo e cuore all’incontro con il Signore. Vorrei anche nel profondo interrogare me e ciascuno di voi: “Ho veramente il desiderio di imparare a pregare, oppure sento la preghiera come una cosa noiosa, inutile? Sono deciso a fare passi nella preghiera, programmando tempi precisi per la preghiera, aiutandomi con mezzi, cercando l’essenziale della preghiera, che è il cuore, cioè un rapporto di amore vero con il Signore?”


Se è sincero il mio desiderio “Signore insegnami a pregare”, se ho questa volontà, se sono disposto a cambiare atteggiamenti, modi di vivere, orari, il Signore trasformerà la mia vita spirituale e mi aiuterà. Perché, come qualcuno ha scritto, “imparare a pregare è imparare a vivere”; “la preghiera è il respiro dell'anima”; “la preghiera è la forza di Dio nella nostra vita, è l’onnipotenza di Dio messa nelle nostre mani, nella nostra fede”.

Gesù dice questa parabola ai suoi discepoli sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi.

Già Mosè, che prega ritto sul monte, diventa il modello della costanza nella preghiera. Egli è l’intercessore. Il popolo ha estremo bisogno della sua preghiera incessante. Questo ci fa capire che la preghiera è il sostegno dell’azione e che la pretesa di cambiare il mondo con le nostre sole forze è una illusione. “Se il Signore non costruisce la casa invano faticano i costruttori, se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode”, dice un salmo.


Mons. Camara, un instancabile apostolo dei poveri del Brasile, osserva: “Due mani giunte ottengono molto di più di due pugni chiusi”. Sono parole di un uomo attivissimo. E sono parole confermate da tanti esempi.

Santa Teresa di Calcutta confessava apertamente: “Se non pregassi non farei niente”! Ella ha fatto tanto, ma sapeva e riconosceva che tutto partiva dalla preghiera. La preghiera richiede perseveranza e impegno. Pregare bene, pregare con fiducia, pregare senza stancarsi mai: pregare quando dà gioia, pregare quando facciamo fatica: questo è l'insegnamento di Gesù. Così alimentiamo la fede, accogliamo la salvezza del Signore.

don Marco
Commenti
Vuoi inserire un commento? Registrati oppure effettua il Login!
Ultimi commenti 0 di 0
Non sono presenti commenti
Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di altri siti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie CLICCA QUI.
Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all’uso dei cookie OK